Inserto economico di 
 

Matematicazzate

Il rapporto con la matematica è dicotomico: o si ama o si odia. Nessuna via di mezzo. E’ la materia storicamente più ostica per gli studenti italiani, i quali sembrano faticare molto più dei loro colleghi europei quando hanno a che fare con i numeri. La frase ricorrente che però espia ogni nostra colpa e ci pulisce la coscienza facendoci sentire nel giusto èa cosa mi serve questa roba nella vita?

Provate a chiedere ad un architetto di progettare una casa senza utilizzare la matematica. Provate a chiedere ad un programmatore di creare un software senza usare metodi quantitativi. Provate a chiedere ad un manager di valutare la convenienza di un progetto senza ricorrere ad analisi numeriche. Oppure abbiate la sfacciataggine di ammettere che potete vivere senza case, computer e imprese (se lo fate voglio il vostro numero di telefono). La matematica è l’unica vera certezza in questo fragile e mutevole mondo. Cosa c’entra tutto ciò con quello di cui voglio parlare?

 Le teorie economiche e finanziarie sono sempre state intrise di matematica. D’altronde quale modo migliore per descrivere un insieme di comportamenti legati da causalità se non ricorrendo alle equazioni? Tuttavia negli ultimi anni questa tendenza si è notevolmente accentuata fino a degenerare(e figurarsi…). L’immagine che rappresenta meglio quello che voglio dire è costituita dai migliori studenti in matematica, ingegneria ma soprattutto in fisica che, terminati i loro percorsi di laurea o dottorato, si tuffano a capofitto nel mondo della finanza. Mia nonna direbbe che c’entrano come i cavoli a merenda. E’ vero? Non esattamente.

Il compito di un fisico è di creare un modello che riproduca il più fedelmente possibile un fenomeno naturale. Impossibile? Niente affatto. Newton ci è riuscito con i principi della dinamica e con la legge di gravitazione universale, Einsten con la teoria della relatività (neutrini della Gelmini permettendo). I modelli in economia servono a conoscere a priori il modo in cui alcuni agenti economici si comporteranno. Ma tutto ciò è davvero possibile? Possiamo modellare il comportamento degli esseri umani pensando che essi agiscano come degli automi? Le decisioni che prendiamo sono perfettamente razionali? E’ possibile ricondurre le azioni di migliaia di persone ad una sola equazione?

I modelli matematici sono caratterizzati dall’astrazione. Essi indicano quali sono le dinamiche in una situazione teorica. Applicare dei modelli teorici ed astratti in un mondo pratico e concreto ha una sola sanguinosa conseguenza: l’errore

Un errore commesso da un architetto mette a rischio la struttura di una casa, un errore commesso da un programmatore destabilizza la stabilità di un software, un errore commesso da una banca brucia milioni di euro. E i famosi “quant” della crisi del 2008 ne sanno qualcosa. 

Ecco un breve promemoria per tutti i fisici all’ascolto che sono ingolositi dagli stipendi stellari delle banche d’investimento

1)    Gli esseri umani NON sono intelligenti! Se lo fossero il loro comportamento sarebbe perfettamente razionale e quindi prevedibile.

2)    Applicare un modello matematico in una realtà dove agiscono esseri umani porta 
INEVITABILMENTE all’approssimazione. Nella finanza l’approssimazione significa PERDERE I SOLDI DI QUALCUN ALTRO!

3)    Riempire di matematica i prodotti finanziari (vedi i derivati) per non far capire a nessuno cosa sta veramente dietro i numeri può anche essere profittevole nel breve periodo, ma alla lunga metterà nei seri guai la vostra banca (vedi 2008) portandola a 
LICENZIARVI!

Concludendo, è bene evidenziare ancora una volta come ogni settore scientifico abbia un proprio campo di pertinenza oltre il quale diventa rischioso addentrarsi. La matematica è stata, è tutt’ora e continuerà ad essere l’alfabeto con cui esprimersi in finanza. Quello che invece va evitato, imparando le lezioni del passato, è che tentare di raggirare l’essere umano tramite la potenza di un computer è come rubare a casa del ladro. In economia 
NON ESISTONO LEGGI, ma solo teorie. E le teorie, per la matematica, sono semplici supposizioni.

Allego uno stupendo documentario dal quale ho preso spunto per questo articolo.

Cristiano Ventricelli 

Orlando
3/15/2012 10:51:05 pm

Bell'articolo!

Reply
Cristiano Ventricelli
3/16/2012 09:20:08 am

Grazie mille!

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