Inserto economico di 
 

Benvenuti nel e-commerce dove si compra tutto a metà prezzo!

Così dovrebbero titolare metà dei siti di shopping online,perché in questi si possono trovare davvero offerte eccezionali e sconti imperdibili che stanno cambiando le regole del mercato. Offerte che possono riguardare cure di bellezza,weekend fuori porta,vestiti,ma anche medicinali,insomma un vero è proprio business alternativo.

Questo fenomeno è chiamato “Social buying”, “Flash deal” o “Couponing”. A fare da apripista è stato Groupon, seguito a ruota poi da altri marchi(vedi Groupalia ,Poinx ,Prezzo felice etc…) e questi ultimi sono in continuo aumento,data la portata di guadagni che stanno conseguendo i gruppi sopracitati. Parliamo di guadagni quindi,dove vi sono questi c’è per forza qualcuno che spende,nel nostro caso gli italiani che secondo il presidente di Netcomm, Roberto Liscia, sono grandi consumatori con una forte inclinazione a comprare e un forte istinto sociale. Forse è anche per questo che l’esercito dei clienti online sta crescendo o semplicemente perché stiamo parlando di un ceto medio che vuole mantenere le sue abitudini e il suo tenore di vita riducendo però i costi. Perché parliamoci chiaro, la crisi c’è e si fa sentire.  In ogni caso il meccanismo è semplice: i siti guadagnano per le commissioni dal 20 al 70 percento e si occupano delle consegne, le aziende che aderiscono con quello che riescono a vendere. Per alcuni è uno strumento di marketing ,per altri un modo per farsi conoscere o per coprire le spese. Ma tornando ai siti, essi svolgono il ruolo di mediatori tra l’acquirente e il venditore con tutti i rischi e i problemi del caso,perché non sempre fila tutto liscio. Sotto le feste ad esempio vi sono difficoltà di spedizione per l’ingente quantità di richieste,dice l’ad di Groupon Boris Hageney, oppure insieme alle impennate di vendita vi sono anche quelle di reclami o di rimborsi. Come detto quindi grandi guadagni,ma anche qualche lamentela,della serie nulla perfetto.
Da notare però,che il grosso di queste proteste non arriva dai consumatori,ma dagli ordini professionali,che hanno visto invadere il loro campo da questa nuova modalità d offerte. Ne sono un esempio le visite dentistiche a prezzi stracciati che hanno fatto scendere in campo anche l’ordine dei medici di Bologna che mediante le parole del loro presidente,Giancarlo Pizza, hanno espresso il loro dissenso: “ I medici non possono essere associati a immagini commerciali che gli sono estranee. Dice cose false e vergognose chi sostiene che la nostra protesta nasce dal fatto che non vogliamo abbassare le tariffe[…]” . Non si è fatta attendere la risposta di Groupon,che sta investendo nel settore della sanità, : “ Noi non giochiamo con la salute,semplicemente non vogliamo difendere dei privilegi, i medici si devono adeguare alla realtà di internet”.

Per concludere quindi,i prezzi stracciati non stravolgono solo le classiche leggi del mercato,ma cambiano anche il comportamento dei clienti,rendendoli più fragili,in quanto non ponderano più su un prodotto in toto studiando le sue varie caratteristiche e magari confrontandolo con altri suoi simili ,ma si basano solo più sul suo livello di sconto e si fanno quindi dominare  dall’emozione del momento. Il rischio è creare un mercato complesso senza punti di riferimento dove è difficile districarsi,tra sconti sconti e offerte,ma se alla fine nessuno vuole(e in alcuni casi può)  comprare a tariffa piena questa è la via. 

Marco Fatiga



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