Inserto economico di 
 
Brucia !
"Il fuoco sopraggiungendo giudicherà e condannerà tutte le cose."

Aba, Tibet: i monaci si immolano dandosi fuoco. Perché? Per la libertà.

Bologna, Italia: un imprenditore cinquantottenne si dà fuoco. Perché? Perché è schiacciato dalle tasse.

La pressione fiscale in Italia è del 50% circa. Vuol dire che il livello di tassazione medio nel nostro paese è la metà del nostro PIL.

Di certo le tasse bisogna pagarle, altrimenti come facciamo a viaggiare sui treni e sugli autobus? Ci costerebbero troppo. Come facciamo a studiare? Le scuole avrebbero i prezzi di quelle americane (USA) e non tutti potrebbero permettersele. La sanità? Anche in questo caso avremmo bisogno di un'assicurazione per farci riattaccare un dito nel caso in cui ce lo tagliassimo, oppure dovremmo spendere più di 60.000 $.
Quindi le imposte sono importanti, permettono di ridistribuire i redditi, di dare a chi è povero parte di quello che ha il ricco.

C'è chi non è a favore di questa politica, c'è chi dice che se ti fai i soldi questi sono "tuoi". Anche in questo caso non si può dar torto a chi la pensa così.
Sono decenni che si discute su tali modelli di pensiero, ma comunque bisogna tenere a mente che in Italia si viaggia secondo un modello di tassazione che rappresenta il 50% del PIL. Lo so, l'ho già detto.

Cosa può spingere un imprenditore a darsi fuoco come è successo a Bologna il 28 marzo 2012?
Io provo ad immedesimarmi in lui, magari non proprio in quell'uomo specifico, ma in un qualunque piccolo imprenditore che ad un certo punto non ce la fa più perché sommerso dai debiti, generalmente fiscali.

Ti alzi al mattino presto, ti lavi e ti vesti, fai colazione, vai in cantiere/ufficio/negozio, squilla il telefono: - Buongiorno è la banca, senta... non è arrivato il bonifico, cosa facciamo? Ha uno scoperto di 10mila euro, gli interessi sono del 7% sul fido, come ben sa. Veda un po' lei!-.

Periodo di crisi, quindi non è che gli affari vadano benissimo, non riesci nemmeno a tirarti fuori lo stipendio. Allora pensi, magari mentre pranzi, che sarebbe meglio chiudere l'attività.

Poi cambi idea perché non puoi pagare i debiti se non fai più girare denaro, poi a 58 anni dove vai a cercare lavoro?

Quando torni a casa prendi la posta: Equitalia... multe che derivano da tasse non pagate. Interessi al limite dell'usura.

Quali sono le prospettive per il tuo futuro? Come fai a dar da mangiare ai tuoi figli se prima devi pagare i debiti? Come diamine sei arrivato in questa situazione? Ti hanno sempre fatto credere che gli imprenditori vivono bene, che hanno la bella macchina, che se ne fregano dei dipendenti e quindi sono tartassati dai sindacati. Ti hanno sempre fatto capire che se diventi imprenditore sei un farabutto e i tuoi dipendenti stanno peggio di te.

Perché non è così?

Ci ricordiamo sempre dei datori di lavoro che maltrattano i propri dipendenti, ma non ci accorgiamo che ci sono imprenditori, o ex imprenditori, che non riescono a dormire la notte perché si sentono in colpa per non aver pagato i debiti, che chiedono di rateizzare tasse che non riusciranno mai a pagare, che non riescono a chiudere l'attività perché tale azione avrebbe un costo troppo elevato e non potrebbero permetterselo.

Ci sono imprenditori che si danno fuoco davanti a un ufficio delle entrate per una pressione fiscale tale da non fargli capire più il senso della vita.

Luca Esatto




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