Bye Bye Europa League
sentire le indiscrezioni di Boniek a 90° minuto, sembra proprio che le acque si stiano muovendo e forse non è un male. Non è un mistero che l’ex coppa UEFA ora nota con il nome di Europa League sia snobbata da molte squadre italiane e non solo,basti pensare ai due Manchester usciti malamente dalla competizione. La
spiegazione di questi comportamenti sta nella differenza di ricavi prodotti dalle due competizioni. Ricavi che non riguardano solo i risultati conseguiti sul campo, ma sono dovuti soprattutto all’immagine e all’appeal televisivo che la Champions può comportare. Per questo sia Uefa che Leghe Europee hanno avvertito la
necessità di ridefinire lo scenario delle competizioni e le modalità di accesso ai tornei continentali i quali, tuttavia, rimarranno invariati sino alla stagione 2015/2016 per onorare contratti televisivi e di sponsorizzazione che saranno in vigore proprio fino a quella data. Comunque tornando alla Champions
vediamo una piccola analisi di questo progetto(secondo le indiscrezioni):
- Per i campionati più importanti(Italia,Inghilterra,Spagna,Germania) vi accederanno le prime 4 direttamente, poi la quinta e la sesta dopo aver passato i turni preliminari;
- Ci saranno 16 gironi da 4 squadre,di cui solo le prime due passeranno il turno;
- Dopo le fasi a gironi si passerà ai trentaduesimi di finale;
Questo è il progetto più accreditato, poiché sembra la via più semplice,ma non è il solo vi sono altri due progetti in cantiere secondo il giornalista della gazzetta dello sport Fabio Licari :
2) Champions A/B – Più complicato. Doppia Champions: una di serie A, che assegna la coppa; una di B, in un necessario sistema di promozioni/retrocessioni (con sistema di playout). Alla A si iscriverebbero i club delle prime 10 del ranking: 4 per le grandi, 3 per le medie (Francia), 2 oppure 1 per le piccole (Russia). Diciamo 25/26 sicure più 6/7 dai playoff. Il problema: chi, per ranking, è dopo il decimo posto dovrebbe aspettare due anni per essere promosso e poi vincere. L’Uefa farà resistenza.
3) Superlega – Infine, il metodo più traumatico: fuori dal sistema. Come l’Eurolega di basket ha fatto con la Fiba. I grandi creano un mega torneo di 48 squadre (qualcuno in Spagna pensa a 24) dove accedono per diritto: 1) club di grandi paesi; 2) campioni di Champions; 3) chi ha i migliori risultati; 4) più alcuni club dai campionati. Con un periodo minimo di permanenza (come nel basket), ma con uscita in caso di risultati negativi. Non facile anche perché, rispetto agli anni 90, non c’è un Media Partners che mette sul piatto i miliardi necessari.
Il conto alla rovescia per la nuova Champions è partito bisogna solo capire in quale forma e soprattutto capire,per i vecchi affezionati,che il calcio è diventato uno spettacolo,non più un semplice sport a tutti gli effetti e come tale va trattato.
Marco Fatiga