Inserto economico di 
 

Italia in rosso...Ferrari!

“Viva la Ferrari” esclamava venerdì sera il comico Marco della Noce a Zelig e forse è proprio caso di dirlo tutti assieme. La Ferrari,infatti, è una delle poche aziende che non ha sofferto della crisi economica, anzi, ha incrementato del 17,3 % il proprio fatturato. Nulla di strano,altre industrie sono riuscite nella stessa impresa, tuttavia a nessuno sarà sfuggito che stiamo parlando di una casa che produce macchine stupende, ma anche decisamente care.

Lusso e crisi. Sembra un ossimoro eppure nel periodo peggiore (economicamente parlando)del nostro paese la casa di Maranello ha concluso il miglior semestre di sempre per quanto riguarda i ricavi di vendita. Vero è che però la maggior parte delle vendite non sono avvenute in Italia, bensì negli Stati uniti e negli Emirati arabi. Il primo, un paese che la crisi sembra la stia superando a grosse falcate, il secondo non è stato nemmeno toccato dalla stessa. E forse qui sta la chiave del successo della Rossa, sono entrambi paesi la cui differenza tra le fasce di popolazione più ricche e più povere è decisamente marcata e ovviamente il team marketing del cavallino avrà puntato proprio su questo, ne è un esempio l’enorme e bellissimo Ferrari’s World ad Abu Dhabi. Detto questo torniamo al discorso ricavi.

Ricavi non è sinonimo di utili. Questi,infatti, sono pressoché rimasti costanti per gli ingenti costi di ricerca e sviluppo che l’azienda di casa nostra ha dovuto effettuare,sia per quanto riguarda la monoposto di formula uno che per le auto predisposte al pubblico. Per quanto riguarda la prima,tornando alle parole del comico milanese,sembra si siano impegnati a farla andare davvero piano,per le seconde invece sembra che di meglio proprio non si potesse fare. Basta guardare la maestosità,la bellezza e la potenza delle ultime creazioni del cavallino rampante: la 458 spider e la f12 berlinetta (da poco presentata al salone di Ginevra); due bolidi che riescono a passare da 0 a 100 in poco più di 3 secondi e con un design a dir poco mozzafiato.
Tuttavia sembra che più siano belle le auto per il pubblico, meno sia competitiva la monoposto da corsa, lo diceva un noto conduttore nella trasmissione Top Gear di Sky. Ovviamente è solo un caso, però l’affermazione fa riflettere. Che la Ferrari abbia deciso di mettere in secondo piano il mondiale? Dubito,anche perché si tratta di una macchina nata per correre e la sua più grande pubblicità é il circo itinerante della Formula Uno.

Da notare però che lo scorso anno i ricavi della Formula Uno(anche con i continui tentativi di rendere divertente il mondiale di Ecclestone,alcuni interessanti, altri meno) sono stati inferiori a quelli della serie A, che tra tutti i campionati di alta fascia(Premier, Bundesliga e Liga) è quello che riscuote i minori guadagni. Che sia arrivata la fine dei giochi per le corse? Non credo nemmeno questo. Che però oramai sia diventato un gioco caro,che solo i ricconi si possono permettere è indubbio, basta vedere le ultime location dei tracciati( Cina,India etc), dove metà delle tribune erano vuote. Non un bello spettacolo. In ogni caso da tifoso e amante del corse mi auguro,che il campionato appena iniziato si rilevi più interessante di quello passato e non solo una semplice parata pubblicitaria di macchine,anche se è chiaro l’intento di Ecclestone di aumentare il giro monetario. Comunque solo il tempo ci darà il suo responso,anche se sarebbe bello almeno vedere una parvenza di sport in tutto questo e non solo più un’enorme giro di soldi.

Marco Fatiga




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